Il vino e i giovani a Vinitaly & The City 2024

Perché i giovani non bevono vino? E’ questo il pressante quesito che si sta ponendo il mondo enologico. Di fronte ai dati che segnano una triste tendenza due domande ce le dobbiamo fare!

Quando mi sono avvicinata a questo mondo, appena maggiorenne, ne sono rimasta totalmente affascinata, perché era un’esperienza nuova, mi intrigava dover fare principalmente affidamento ai miei sensi, mettendo il vino in relazione con me stessa. Il mondo del vino mi ammaliava anche per l’opportunità di conoscere storie incantevoli e intime, persone vere totalmente innamorate del proprio lavoro e del proprio territorio, in un ambiente spesso informale ma intriso di profonda conoscenza.

Cosa è cambiato per chi è giovane oggi? Probabilmente il vino negli ultimi anni è diventato elitario e la percezione che i giovani possono avere è quella di un mondo difficilmente avvicinabile, gestito in ambienti formali e impegnativi.
Non nascondo che io stessa spesso mi trovo a vivere la degustazione di un vino in modo un po’ intimorito, con la paura di sbagliare un sentore, una caratteristica, trasformando quello che dev’essere un momento ludico, di relax, di divertimento in un pesante esame di idoneità a degustare, relegando in secondo piano il fattore soggettivo: questo vino mi piace o non mi piace.

Vinitaly & City 2024 nato un decennio fa per i winelovers (amanti del vino) è il fuori salone che quest’anno si ponte due ambiziosi obiettivi: da un lato avvicinarsi alle aspettative dei giovani con una comunicazione informale ed accessibile, dall’altro raccogliendo impressioni, comportamenti, idee diventando un osservatorio privilegiato del rapporto delle nuove generazioni con il vino.

La sfida più grande è quella di aiutare i ragazzi a ritrovare se stessi anche attraverso la sensorialità, perché in fondo, un calice di vino può racchiudere tutto il nostro mondo e ci può aiutare a ritrovare la giusta percezione di noi stessi, la nostra essenza più autentica: basta chiudere gli occhi e degustare! Per il solo piacere di farlo, senza il timore di essere giudicati.

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